17 dicembre 2016

Step #22 - IL COLORE IN ARCHITETTURA

UN'OPERA ARCHITETTONICA:

PORTA DI ISHTAR

Ricostruzione della porta di Ishtar al Pergamonmuseum di Berlino.

La Porta di Ishtar era l'ottava porta della città interna di Babilonia; fu costruita attorno al 575 a.C. sotto il re Nebuchadnezzar II.

Era ricoperta di lapislazzuli, una pietra semi-preziosa dal colore blu intenso, venerata nell'antichità per la sua vivacità e regalità. Questi mattoni smaltati davano alla facciata uno splendore tale da sembrare un vero e proprio gioiello.


Dal 1930 la porta si trova al Pergamonmuseum di Berlino, ricostruita con i materiali recuperati dagli scavi.




IL BLU OLTREMARE IN UNA RIVISTA DI ARCHITETTURA :

Il blu oltremare compare anche in un articolo della rivista di architettura:





Buona lettura!


9 dicembre 2016

Step #21 - BLU OLTREMARE: I PROTAGONISTI

Dalla sua scoperta fino a oggi numerosi personaggi hanno avuto a che fare col blu oltremare. Vengono di seguito riportati quelli più importanti e degni di nota.


Michelangelo
Michelangelo non poteva permettersi il blu oltremare. Si narra che il suo dipinto Deposizione di Cristo nel sepolcro (1500-1501) rimase incompiuto proprio perché l’artista non riuscì a procurarsi l’ambito pigmento (il mantello della Vergine, avrebbe richiesto una grande quantità di blu oltremare).


Raffaello
Raffaello si teneva il blu oltremare per lo strato finale, mentre per quelli di base preferiva la comune azzurrite.



Tiziano
Tiziano lo utilizzò nelle sue opere; basti pensare a Bacco e Arianna (1520-1523) dove spicca l'oltremare nel blu del cielo.


Jan Vermeer
Jan Vermeer era meno parsimonioso: non rinunciò ad usare questo pigmento dal costo proibitivo anche negli anni in cui versava in pessime condizioni economiche e lasciò la sua famiglia sotto una montagna di debiti.



Giotto
Un altro pittore che ne fece largo uso fu Giotto, ma di questo ne abbiamo già parlato in un post a lui dedicato.



Jean-Baptiste Guimet & Christian Gottlob Gmelin
Nel 1824 fu offerta una lauta ricompensa a chiunque riuscisse a creare artificialmente il blu oltremare. 
Gmelin (
professore tedesco) sostenne di essere arrivato alla soluzione, ma di aver aspettato a pubblicare i suoi risultati.
Guimet (chimico francese) affermò di aver messo a punto la sua formula un anno prima di Gmelin e di aver preferito non rendere pubblica la sua scoperta. Il premio fu assegnato a Guimet e l’oltremare artificiale fu ribattezzato "blu Guimet".



Yves Klein
E oggi invece? Oggi tale colore è molto utilizzato da artisti del calibro di Yves Klein. Ma cosa avrebbero pensato Tiziano o Raffaello dei suoi quadri, dove il blu oltremare è usato letteralmente a barattoli?

7 dicembre 2016

Step #20 - IL BLU OLTREMARE NELLA MODA

EMILY SHIFT DRESS DEEP ULTRAMARINE


Tubino elegante Emily.

Gonna dal taglio fino al ginocchio, maniche a 3/4, color blu oltremare profondoEmily è un vestito per ogni giorno, lussuoso e morbido da indossare.



Materiale:

Principale:

96% Viscosa
4% Elastane

Fodera interna:

92% Viscosa
8% Elastane



Designed & Made in Great Britain
by:




30 novembre 2016

Step #19 - ANATOMIA DEL BLU OLTREMARE

Lo hanno definito il blu dell'alto mare. O, meglio ancora, il blu degli oceani più profondi e vasti; quello dei film, quello delle mareggiate, quello solcato dai pirati più feroci. E invece col mare non ha poi tanto a che fare.

"Oltremare" indica solo quelle terre da cui proveniva, le terre del vicino Oriente, al di là del nostro mare appunto.

Ma il blu oltremare in realtà è il colore di una pietra.

Una pietra.

No, fermi tutti! Non una pietra qualunque, una signora pietra: il lapislazzuli!

La pietra lapislazzuli.

Proprio lei, quella pietra il cui nome si trovava sui libri di scuola quando studiavamo la storia degli antichi egizi. I faraoni la usavano nelle proprie tombe poiché era preziosissima.
Talmente preziosa che quando nel Medioevo si scoprì come ricavare da essa il blu oltremare, siccome il lapislazzuli costava parecchio (quasi quanto l'oro), i migliori falsari lo sostituivano con l'azzurrite.

Ancora non avete capito di che colore si tratta?
Andiamo, chiunque alle elementari portava nel proprio astuccio almeno uno di questi! 

Pastello GIOTTO color blu oltremare.

O in alternativa si divertiva a dipingere con questo!
Tempera color blu oltremare.

Se questi due esempi non fanno al caso vostro, ve ne propongo uno che conoscerete sicuramente. Alle scuole superiori avete certamente studiato Giotto in storia dell'arte; ecco, lui era il re del blu oltremare! Non solo lo usava, possiamo dire che ne abusava!

Giotto, Il cielo stellato, Cappella degli Scrovegni, Padova.


E se nemmeno così sono stata d'aiuto, non vi resta che immergervi nei meandri di questo blog!


Buona lettura!


18 novembre 2016

Un "falso" blu oltremare oltremare

Cristallo di azzurrite.
L'azzurrite è un minerale, della famiglia dei carbonati formato da cristalli allungati e tabulari, striati, ricchi di facce.

Nel medioevo l'azzurrite fu un importante pigmento per il colore blu, in sostituzione del più costoso blu oltremare.

L'azzurrite però aveva il difetto di non essere adatta all'affresco, perché tendeva a polverizzarsi e cadere. Questo effetto si manifestava molti anni dopo. Un esempio celebre è la Crocefissione di Beato Angelico nel Museo nazionale di San Marco a Firenze.
Azzurrite.

16 novembre 2016

International Klein Blue

Yves Klein, IKB 191, 1962.




L'International Klein Blue (IKB) è una tonalità di colore blu oltremare molto profondo messa a punto dall'artista francese Yves Klein.







Yves Klein, Anthropométrie sans titre, 1961.





Klein iniziò dal 1957 a utilizzare il blu come componente centrale delle sue opere. Realizzò una serie di produzioni monocromatiche usando l'IKB come tema centrale. In alcune performance art l'artista verniciò modelle nude che poi fece camminare o rotolare su delle tele (vedi immagine di lato).





Step #18 - LE ARTI PITTORICHE


Descrizione: IKB 191, pittura monocromatica
Autore: Yves Klein
Anno: 1962
Luogo di esposizione: Museum of Modern Art (New York)
Dimensioni: 195.1 x 140 cm





Descrizione: L'Accord Bleu (RE 10)
Autore: Yves Klein
Anno: 1960
Luogo di esposizione: Stedelijk Museum (Amsterdam, Paesi Bassi)
Materiali e tecniche usate: vernici, spugne e ciottoli su legno
Dimensioni: 199 x 163 x 13 cm




Di altre opere d'arte si è già parlato in precedenza:


15 novembre 2016

Approfondimento: gli affreschi di Giotto

Negli affreschi il blu oltremare veniva utilizzato solo a secco (scoloriva con gli acidi, ma resisteva bene alla luce) applicato con dei leganti sull'intonaco asciutto.

Tale pigmento fu utilizzato negli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova.


Giotto, Il cielo stellato, Cappella degli Scrovegni, Padova.
  
Dettaglio del cielo stellato.

Giotto, Bacio di Giuda, 1303-1305 circa, Cappella degli Scrovegni, Padova.

Giotto, Crocifissione, 1303-1305 circa, Cappella degli Scrovegni, Padova.

Giotto, Fuga in Egitto, 1303-1305 circa, Cappella degli Scrovegni, Padova.


14 novembre 2016

Step #17 - BLIND QUESTION (2)

BREVETTI


Oggetto:


Brevetto dal titolo "Apparecchio per la produzione del blu oltremare" (in lingua originale "Apparatus for making ultramarine-blue").



Apparecchiatura per la
realizzazione del blu oltremare.





Si tratta dell'introduzione di alcune migliorie all'apparecchiatura (già esistente) per la realizzazione del blu oltremare. Johann Büttel effettua una una descrizione dell'invenzione in modo completo, chiaro e preciso in modo tale che i tecnici possano utilizzare la macchina facendo riferimento ai disegni allegati.


DETTAGLI BREVETTO
Numero della pubblicazione
US476447 A
Tipo di pubblicazione
Concessione
Data di pubblicazione
7 giugno 1892
Inventori
Johann Büttel


Il brevetto completo si può trovare alla pagina:


Step #16 - IL BLU OLTREMARE NEL DESIGN


LAGO'

Poltroncina in poliuretano

Poltroncina Lagò.

Scocca in poliuretano rigido e gambe in alluminio, laccata di blu oltremare.

Produttore Driade

design by Philippe Starck

(2004)



Lagò è la dimostrazione di come la leggerezza possa farsi progetto. Caratterizzata dalla forma avvolgente della scocca e dalle gambe "a spillo" Lagò viene esaltata dal colore assoluto e brillante che, volutamente, uniforma l’intera superficie.



Misure:
Dettagli tecnici.


Per maggiori info:



Step #15 - PUBBLICITÀ

Nel marketing l'utilizzo dei colori è importantissimo.

Per esempio l’aspetto puro e naturale del blu viene usato per trasmettere un senso di pulizia e di freschezza (in quanto ricorda il colore dell'acqua) e per questo viene spesso utilizzato per prodotti per la pulizia, detersivi, deodoranti e dentifrici.




Il blu è, inoltre, un colore rassicurante e piacevole poiché evoca il cielo e la serenità. In campo alimentare trasmette al consumatore un'idea di freschezza e genuinità – basti pensare alle confezioni dei prodotti lattiero caseari.


Infine si sarà notato che il blu è utilizzato per connotare i prodotti per l'uomo in quanto è per tradizione simbolo del sesso maschile.





Step #14 - IL BLU OLTREMARE NELLA CHIMICA

Come già accennato nello Step #1 il blu oltremare si può trovare sia come pigmento naturale, sia come pigmento artificiale.

Il pigmento naturale si ottiene con la macinazione del minerale lapislazzuli, quello artificiale attraverso un processo chimico.

Blu oltremare naturale.

Blu oltremare sintetico.
In questo post ci soffermeremo proprio sulla chimica del pigmento artificiale.


CARATTERISTICHE CHIMICHE
Nome IUPAC
Alluminosilicato di sodio polisolforato
Formula
Na8-10 Al6 Si6 O24 S2-4
Tipo
Pigmento sintetico inorganico



A COSA È DOVUTO IL COLORE BLU?


Struttura molecolare del blu oltremare.
Il blu oltremare è un alluminosilicato di zeolite con la struttura della sodalite.
La sodalite è costituita da una gabbia di alluminosilicati interconnessi. Alcune di queste gabbie contengono anioni polisolfuri Sxn- che sono cromofori (capaci di conferire colorazione a una sostanza).



La natura del polisolfuro determina il colore della sostanza. Il blu oltremare contiene ioni S2- come cromofori.


...E NON SOLO


Le proprietà chimiche di questo pigmento lo rendono alterabile al piombo, e stabile a luce, temperatura e umidità; ha un'ottima resistenza agli alcali, mentre viene attaccato dagli acidi, anche deboli, con sviluppo di acido solfidrico e scomparsa del colore. Oltre i 400 °C può decomporre liberando biossido di zolfo.

Altre caratteristiche
Tossicità
Non tossico
Solubilità in acqua
Insolubile
Potere coprente
3/5
Potere colorante
Medio
Quantità di diluente
Media
Tempo di asciugatura
Medio
Stabilità
Alta
Opacità
1/3

PRODUZIONE CHIMICA


Per la produzione viene utilizzato il metodo di Gmelin che consiste nella miscelazione di:

  • 100 parti di caolino
  • 80 di silicato e solfato di sodio
  • 80 di zolfo
  • 10-15 di carbone di legna e carbonato

Il tutto avviene alla temperatura di 800 °C per circa 24 ore. La massa ottenuta, dopo il raffreddamento, deve essere macinata e lavata con acqua per eliminare i residui solubili.