17 gennaio 2017

Post di fine blog

Si è conclusa la nostra avventura!

Qui finisce il territorio di competenza del blu oltremare

Arrivederci e Grazie a tutti!


16 gennaio 2017

Ancora un po' di blu


Forse non tutti sanno che oggi, terzo lunedì dell'anno è un giorno particolare: è il BLUE MONDAY, il giorno più triste dell'anno!
Quanti ne erano al corrente?


Se sei interessato a saperne di più dai un'occhiata qui


9 gennaio 2017

Step #25 - SINTESI FINALE

Per concludere in gran stile questo blog ecco a voi una bella sintesi fiabesca. Buona lettura!



C'era una volta un bellissimo colore, il blu oltremare. Egli proveniva da una ricca famiglia, era molto pregiato e richiesto nel mondo della pittura (step #18) ed elogiato dai più celebri musicisti (step #5). Era sempre a contatto con tanti personaggi famosi (step #21), dal mondo del cinema (step #7) a quello della cucina (step #12). Era un grande viaggiatore infatti era conosciuto in tutto il mondo (step #2), sia reale che virtuale (step #3), sia moderno che antico (step #4); non c’era persona che non lo conoscesse, si parlava di lui persino nei detti popolari (step #8). Per non parlare del mondo degli affari: chiunque chiedesse una mano all'oltremare non andava di certo in rovina; emblemi (step #10) e pubblicità (step #15) non persero tempo e ne ripresero ogni sfumatura. Nonostante, come si può capire, fosse un tipo molto impegnato, trovava comunque il tempo per coltivare le sue passioni: la scienza (step #6), la chimica (step #14), l’architettura (step #22), il design (step #16). Riuscì persino a brevettare (step #17) un macchinario che lo aiutasse nel suo lavoro. Insomma, la sua vita era praticamente perfetta, tanto da fare invidia al più ricco dei ricchi e al più brillante dei geni.

E
 infatti un giorno, un tipo molto geloso e molto meno famoso tentò di rubargli la scena. Era l'azzurrite, un lontano cugino del nostro protagonista, che si spacciava per il vero e l’originale, accusando l’oltremare di essere solo una scadente versione selvaggia (step #23). Ma il nostro protagonista non si fece di certo intimorire! Egli sfoderò le sue carte migliori: presentò il suo documento d’identità (step #1) e i suoi biglietti da visita (step #9 e step #19). Era certo che quel piccolo furfante non l’avrebbe passata liscia. D'altronde lui era stato ammirato sulle passerelle di alta moda (step #20), gli erano stati dedicati dei quadri e persino un fumetto (step #13). Ne era certo: la gente lo avrebbe riconosciuto e avrebbe continuato ad ammirare e credere solo a lui. Fu così. Si liberò del suo perfido cugino e per evitare simili disguidi futuri fece pubblicare un documento (step #11) che accertasse la sua autenticità.

Giunse
 poi la vecchiaia, ma egli non temeva la morte: sapeva di aver lasciato un segno indelebile nel mondo, sapeva che la sua gloria sarebbe stata immortale. E infatti dopo la sua morte non fu dimenticato. Si dice che nelle giornate più serene in cielo si riesca a vedere la sua nuvola (step #24), con le fattezze di una matita e riportante tutte le sue caratteristiche principali, in modo che nessuno lo scordi e nemmeno lo confonda con qualche furfante che cerchi di rubargli la scena.


4 gennaio 2017

Step #24 - LA "NUVOLA DEL COLORE"


Word cloud del blu oltremare.

Pastello Blu oltremare GIOTTO.



L'oggetto che, secondo me, concretizza al meglio il blu oltremare è la matita colorata GIOTTO.
Il mio "primo incontro" con tale colore è avvenuto proprio grazie a questa matita e quindi ne rimarrà sempre il simbolo.




3 gennaio 2017

Step #23 - UN COLORE "SELVAGGIO"

«Il "pensiero selvaggio" non è, per noi, il pensiero dei selvaggi, né quello di un'umanità primitiva o arcaica, bensì il pensiero allo stato selvaggio, distinto dal pensiero educato e coltivato.»
Partendo da questo pensiero dell'antropologo Claude Lévi-Strauss andremo a ricercare l'aspetto selvaggio del nostro colore, analizzandone la dimensione primitiva e irrazionale.
Per poter trovare questo aspetto bisogna rintracciare il suo rapporto con il reale cercando di materializzarlo, di renderlo fisico e reale.


LO SCARABEO SCOLPITO NEL LAPISLAZZULI

Ciondolo dorato con scarabeo in lapislazzuli.

Il lapislazzuli viene nominato nel "Il Libro dei Morti" (testo sacro egizio) come amuleto estremamente potente. Secondo gli Egizi aveva delle proprietà medicinali, era il colore dei Re e metteva in comunicazione con gli Dei.

Per loro era estremamente raro e prezioso lo scarabeo scolpito nel lapislazzuli in quanto simboleggiava l'immortalità.


Scarabeo scolpito nel lapislazzuli.


Ulteriori info: